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2014

 

 

Arma dei Carabinieri

Con le Regie Patenti del 13 luglio 1814, il Re di Sardegna Vittorio Emanuele I di Savoia istituisce i Carabinieri Reali per “assicurare il buon ordine e la pubblica tranquillità”. Era previsto che i militari, oltre a dare garanzie di fedeltà ed affidabilità, dovessero anche essere in grado di comprendere le esigenze dei territori loro affidati ed agire irreprensibilmente e con umanità. Il Corpo, sul modello della gendarmeria francese, aveva compiti sia civili (ordine pubblico e polizia giudiziaria) che militari (difesa della Patria e polizia militare). I Carabinieri ebbero il loro battesimo del fuoco a Grenoble, durante l’ultima campagna militare contro Napoleone. Il 6 luglio 1815 un loro squadrone di cavalleria caricò le truppe francesi, mettendole in rotta e contribuendo in modo decisivo alla vittoria della coalizione. Nel 1861 l’Unità d’Italia venne in larga parte conseguita (Veneto e Stato della Chiesa a parte), e si unificò formalmente la struttura militare e di pubblica sicurezza del nuovo Stato. La Legione Carabinieri di Palermo fu costituita il 6 marzo 1861. Negli anni che precedettero la prima guerra mondiale i Carabinieri continuarono a dividersi tra compiti militari e di polizia, in patria e all’estero. Nel 1908 l’Arma si distinse per il soccorso alle vittime del terremoto che colpì lo stretto di Messina e fu premiata con la Medaglia d’Oro di Benemerenza. Nel 1915, allo scoppio della Grande Guerra, i Carabinieri furono inviati su tutti i fronti. Incorporati nella III Armata lottarono arditamente sul Monte Podgora, immolandosi in una cruenta battaglia che divenne il simbolo del loro valore e della loro fedeltà. Il 5 giugno 1920 fu concessa alla bandiera dell’Arma la prima Medaglia d’Oro al Valor Militare per onorare gli oltre 5000 caduti. La seconda Medaglia d’Oro al Valor Militare premiò invece il sacrificio del I Gruppo Carabinieri mobilitato in Africa orientale che, nel corso del Secondo conflitto, dal 6 agosto al 21 novembre 1941, difese strenuamente il passo di Culqualber contro preponderanti forze britanniche. Dopo l’8 settembre 1943 i Carabinieri rimasero al loro posto, continuando a salvaguardare la cittadinanza loro affidata. L’episodio più fulgido fu il martirio del V. Brig. Salvo D’Acquisto, che si immolò per salvare la vita a 24 ostaggi, e rimane l’esempio più limpido del Carabiniere fermo al suo posto – fedele e nobile – fino alla morte. Molti Carabinieri contribuirono alla Resistenza fiancheggiando e capeggiando formazioni Partigiane. Dopo la guerra l’Esercito Regio rinacque nell’Esercito Italiano e l’Arma dei Carabinieri Reali venne rinominata “Arma dei Carabinieri”, prima Arma del nuovo esercito. L’8 dicembre del 1949 papa Pio XII proclamò la Madonna patrona dell’Arma col titolo di “Virgo Fidelis”, fissando la ricorrenza al 21 novembre, anniversario della battaglia di Culqualber. A partire dalla fine degli anni Sessanta, una sfida feroce alle Istituzioni democratiche fu portata dall’eversione politica. Per contrastarla adeguatamente, il 22 maggio 1974, nacque il nucleo speciale antiterrorismo capeggiato dal Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa che, il successivo 9 agosto 1978, fu nominato Coordinatore delle Forze di Polizia e degli Agenti Informativi. L’azione di contrasto si rivelò determinante nella disarticolazione delle reti terroriste. I Carabinieri sono stati chiamati frequentemente a partecipare a missioni operative anche all’estero, tradizione che risale al lontano 1855, sempre distinguendosi in tutti i teatri operativi per la loro capacità di assolvere compiti sia militari che di polizia. Particolarmente significativo è il contributo costantemente offerto nell’assicurare l’ordine pubblico e la pubblica sicurezza nell’ambito di missioni ONU e NATO. Ai nostri giorni, l’Arma continua ad “assicurare il buon ordine e la pubblica tranquillità”, e a coltivare uno straordinario e privilegiato rapporto di fiducia con gli Italiani, alimentato dalla relazione quotidiana offerta dalle oltre 4600 Stazioni sparse sul territorio nazionale. Una missione antica, assegnata nel 1814 ai Carabinieri dell’allora Regno Sardo-Piemontese, rimasta immutata sino ai nostri giorni.

Motivazioni del Premio

Fondati il 13 luglio 1814 i Carabinieri, nel corso di due secoli, hanno costituito, in guerra ed in pace, costante punto di riferimento per la collettività nazionale ed internazionale sempre distinguendosi per professionalità unita a memorabili atti di valore e per la costante tutela della cittadinanza, a partire dal Risorgimento per giungere ai successi recentemente ottenuti nella lotta contro la criminalità organizzata. L’Arma dei Carabinieri esprime la punta più avanzata nella protezione dell’ambiente, nella salvaguardia del patrimonio artistico nazionale, nella protezione della salute dei consumatori e nella vigilanza sul rispetto della normativa a tutela del lavoro. In campo internazionale, costituisce un modello per le operazioni di peacekeeping. Oggi altissima professionalità e sapiente utilizzo delle più avanzate tecnologie si fondono nell’Arma con le storiche e consuete doti di fedeltà, umanità e costante vicinanza alle necessità del cittadino, nel momento in cui i Carabinieri si apprestano ad affrontare il loro terzo secolo di Storia.

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Da sinistra Paola Zanoni – presentatrice, il Colonnello Fernando Nazzaro – Comandante Provinciale dei Carabinieri, il Dott. Francesco Bambina – Presidente dell'Associazione "Amici della Musica" di Alcamo e il Dott. Sebastiano Bonventre – sindaco del Comune di Alcamo


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